martedì 12 giugno 2012

The Young Debosciò

Ciao Tu!

Ci sono delle cose alle quali sinceramente non riesco ad arrivare.



Ho taciuto fin'ora riguardo tutto ciò, perchè speravo in un'illuminazione improvvisa.



No, ok, speravo in un'autocombustione spontanea da parte di certi soggetti, ma va bè.



Purtroppo, non c'è modo di far fronte all'ignoranza dilagante fra gli adolescenti.



Cioè, ci sarebbe anche il modo, ma a quanto pare son tutti troppo pigri per mettere in mano un libro (possibilmente non redatto da un'adolescente/un adulto con ovvie crisi esistenziali) scritto bene a un ragazzino qualsiasi (anche perchè, molto probabilmente, userebbe le pagine per rollarsi il rollabile).



Posto ciò, non posso far altro che continuare a sbattere violentemente la testa contro il muro di fronte a determinate scene.



L'imbarazzante ignoranza contagiosa - internescional verscion:



Ok, hai 14 anni, è normale che non parli inglese molto bene (salvo tu non sia madrelingua, intendo).

Ciò però non giustifica il tuo abuso di Google Translator per creare link su FB con foto modificate ad arte con PicNick (e DIO quanto ho goduto quando ha chiuso) e con frasi pseudostrappalacrime/poesie random homemade/pensieri intellettualoidi senza capo ne coda scritti in un inglese che farebbe morire di crepacuore la Regina (figuriamoci noi poveri mortali).

Piccola parentesi ALTAMENTE PERSONALE: mettere un "fuck/fucking/fuckin/fucked + parolaccia a scelta trovata per caso mentre sfogliavi il dizionario Hazon in un momento di noia" non fa di te una figa e non rende tale la tua paginetta ricolma di banalità e bimbeminkia. E smettila di rubare le foto alle blogger e dai vari TUMBLR che ti capitano a tiro.



L'imbarazzante ignoranza contagiosa - italian verscion:



Ok, una svista può capitare.

Un'H in meno/in più può scappare.

Un errore di battitura pure.

Ma credo sia leggittimo, per me almeno, piangere sangue più che copiosamente di fronte a certe scene.

"Lo visto"

"Vado ha Milano"

"Ce anche lo sbarabau?"

E, nella versione internescional verscion on olidei, "Blus Braders" e "Sorf".

Mi sfugge perchè certi analfabeti pubblichino libri (dai, tanto ormai sappiamo che con pochi euro e un servizio on line tutti posson diventare scrittori)/si definiscano gente acculturata.



L'imbarazzante leggerezza dell'essere:

Questa è una roba che non riesco a capire.

E' una roba abbastanza recente, che sto notando solo da un paio di mesi a questa parte.

Quindi non è neanche questione di "è estate, tutti rincoglioniscono, il cervello fa il reset, i neuroni vanno a troie e ci muoiono così".

I bimbiminkia non sanno più descrivere le proprie emozioni.

C'è una bella foto?
Persona normale: "Caspita, che bella!"
Bimbominkia random che si crede figo: "sodfgnaergvaeòuirgna<àonvaeorgòoòàpojgnàaeruogà".

C'è un bel ragazzo?
PN: "Wow, che bel ragazzo!"
BRCSCF: "gnovaerignaàoevaerognùsoàkfnbaàjgnàosdkm"

C'è una cosa particolarmente stupefacente?
PN: "Perbacco!"
BRCSCF: "ngoaergnàoamgàeoria<gnàeveoargnàùpjmàaofganàerjhn!"

Insomma, sti debosciati non riescono neanche più a definire i loro "sentimenti" (sappiamo che durante l'adolescenza regna, per lo più, l'apatia più totale).

"Sono felice", "sono emozionato", "sono triste", "provo attrazione per", diventano una serie di lettere sconnesse fra loro e senza alcun significato.



Persino Zalgo ha una serie di lettere e numeri casuali più logico di tutto ciò.



L'imbarazzante scelta del Bimbominkia:

Negli anni '60, come idoli, c'erano i Beatles. Hanno rivoluzionato il mondo della musica, e più tardi anche il modo di pensare delle persone, diffondendo ideali innovativi



Negli anni '70, come idolo, c'era Jim Morrison. "Se ti ricordi gli anni '60 è perchè non c'eri". Ok, la frase non è sua, ma rende l'idea. Sotto acidi dava il meglio di se, e molte delle sue frasi (o circa tali) sono tutt'ora usate a sfregio da chiunque. Voglio dire, era un Maledetto coi controcoglioni.



Negli anni '80, erano tutti troppo impegnati a divertirsi e a scatenarsi per avere un idolo. Al massimo tutte volevano sposare Simon LeBon. Sposare. CERRRRRTO.





Negli anni '90, come idoli, c'erano le Spice Girls. Non erano solo una girl band, erano portabandiera dell'indipendenza femminile, del Girl Power. "Non hai bisogno di un fidanzato per essere felice se hai le tue amiche. E' lui che deve piacere a loro, non loro che devono piacere a lui, al massimo."



Nel 2000, come idolo, c'era la Brit. Cosa ha insegnato? Che se hai una madre abbastanza determinata a farcela, non importa che tu abbia 2 o 16 anni, ma qualsiasi concorso canoro/audizione per il Disney Club è aperto a toi. Basta che tu abbia un musino carino, gli occhioni da brava ragazza, e i codini, ovviamente. I CODINI. E le zeppe.



Nel 2012 l'idolo di turno è Justin Bieber.



Che cazzo è andato storto?!

Un bimbetto la cui famiglia ha strapagato la casa discografica di turno montando su una roba immonda, è diventato l'IDOLO delle ragazzine.

MA WHAT THE FUCK?!

Cioè.

No, ok.

L'ignoranza dilagante potrebbe spiegare tutto questo.

Forse.



Mi serve aiuto, soffro!
Piango!
E tanto pure!



Ok, questo è un post di merda, ma son talmente avvilita che non posso far altro che sbuffare davanti a cotanto schifo.

Son senza parole, sbuffo e faccio lo sguardo sconsolato. Basta.



Vado a deprimermi nell'angolino.

Bacini a profusione!

Una blogger della Mutua.

venerdì 8 giugno 2012

... Maschera sì o maschera no?


(Un grazie grosso come una casa ad Alessio che mi ha permesso di usare la foto del suo tatuaggio!)

Ciao Tu!

Ultimamente non ho avuto molto tempo libero, il lavoro mi sta assorbendo totalmente, ed è anche per questo che non ho postato nessun video nell'ultimo mese (salvo quello degli aiuti per i terremotati).


Ho avuto modo però  di osservare comunque youtube da “esterna” dopo tanto tempo, e ho avuto anche il tempo di pensare un attimino ad alcune cose.


Partiamo da questo presupposto: il web è una piazza IMMENSA, dove non ti conosce praticamente nessuno, quindi, con i dovuti accorgimenti, puoi assumere qualsiasi personalità e/o qualsiasi caratteristica tu voglia. Tanto non lo saprà mai nessuno.


Errore madornale.


Mi spiego:  normalmente di carattere sei una persona introversa o scorbutica, sei pieno di brufoli, quando parli tartagli, hai l’intelligenza di una saliera scompagnata e il tuo umorismo farebbe gelare il sangue nelle vene di un inglese.


Su youtube, dopo un paio di tentativi davanti alla telecamera, con 1000 w di faretti puntati in faccia e magari qualche impalcatura di trucco, l’aiuto di San Wikipedia e di google “aforismi” puoi diventare carina, simpatica, intelligente, solare e con la pelle più bella del mondo.


E ovviamente la cosa va mantenuta.

La pantomima, dico, va portata avanti.


E se non sei un bravo attore/una brava attrice, la cosa è destinata a fallire miseramente fin dal principio.


Per chi non è del mestiere (ma non necessariamente), “mentire” una volta è facile, due volte anche, ma si fa fatica, e alla terza cominci a crollare.


Ed è proprio questo che non arrivo a capire.

Ma perché fingere in questa maniera ignobile?

Perché porsi al mondo per ciò che non si è?

E’ così difficile farsi apprezzare per ciò che si è veramente?


Prendete ad esempio Daria, il cartone: la sfigata cinica, con gli occhiali, tutto men che bella, che andava in onda qualche anno fa (ok, quasi 15) su MTV.



A cosa deve la sua fama? Al suo essere se stessa.


Era, appunto, cinica, sarcastica, ed è questo che ha caratterizzato il suo personaggio.


La rendeva particolare, unica, speciale.

Ci ho provato anche io a fingere, spudoratamente, di essere forte, ma come si è visto l’anno scorso non ho retto neanche 6 mesi.


Durante l’anno studiavo e lavoravo, e volevo anche cercare di portare avanti un canale.

Ho palesemente finto di essere forte, felice e determinata, ma niente di tutto ciò era vero.


Infatti sono crollata.


Solo ora posso dire di essere PALESEMENTE me stessa, davanti alla telecamera.




So perfettamente di non avere un bel musino, di avere un carattere di merda, di avere un umorismo del menga e di parlare in un modo che non si confà certo a una signorina, figuriamoci a uno scaricatore di porto.


Ma son così.

E non capisco perché dovrei cambiare il mio modo di fare (e di essere) per far contento qualcuno.


Qualche tempo fa mi hanno detto “sei troppo schietta e sincera, non c’è bisogno che tu sia così”: fondamentalmente era un “Potresti anche evitare” generalizzato, in favore di qualche views in più o di qualche simpatia strategica.


La mia risposta, molto candidamente, è stata: “Ma perché? Scusa, son fatta così, non ho la pretesa di piacere a tutti, anzi, e sinceramente avere qualche views in più non mi cambia la vita. Faccio video solo perché mi diverto, non voglio arrivare a “mangiarci” sopra, quindi non capisco perché dovrei farlo, non è giusto”.



Ha farfugliato qualcosa di boh e poi ha cambiato discorso.


Per quanto mi riguarda, la cosa è molto simile al photoshopparsi nelle foto.


Possiamo limarci la faccia quanto vogliamo, ma dal vivo chiunque poi dirà “Eh la madonna ma cos’ha al posto del naso?! Una regione autonoma e a statuto speciale?! Il Belgio?! E quei pori lì alla Fossa delle Marianne? E i denti a targhe alterne?!”


Nel video possiamo essere affabili quanto vogliamo, ma appena qualcuno fa qualcosa che non rispecchia il nostro gusto/punto di vista, vien fuori il vero “noi”.



E quindi, perché sbattersi tanto, se poi comunque, una volta “smascherato” rischi di prenderti una scarica di insulti?


Non val la pena farsi accettare stronzi per come si è?



Ok, questo post non arriva da nessuna parte, è uno sproloquio senza capo ne coda, ma ci tenevo a dire queste due cosucce, un po’ per dire la mia, un po’ per perdere tempo.



Se volete potete dirmi anche cosa ne pensate voi, sembra che io, su youtube, censuri i commenti perché son su approvazione, ma non è così.


Li ho messi “da approvare” per poterli leggere tutti, e per evitare che, chi si diverte con poco insultando e scrivendo minchiate, non abbia troppo spazio per poterlo fare sul mio canale.


E’ per lo stesso motivo che ho tolto la possibilità di mettere mi piace/non mi piace ai video, perché credo sia fin troppo facile mettere “non mi piace” senza motivazione, o solo perché non ti piace il mio muso o come parlo, non mettendoci la faccia.


Se sono costruttive, non ho paura delle critiche.

A presto!

Una Blogger della Mutua.